DI CATALDO FRANCESCO

Francesco Di Cataldo, nato a Barletta il 20 settembre 1926, era un maresciallo maggiore degli agenti di custodia che ricopriva il ruolo di vicecomandante nel carcere milanese di San Vittore, e di direttore del centro clinico del medesimo carcere.

Dopo il triennio passato a formarsi alla Scuola Militare Agenti di Custodia di Portici (NA), nel 1951 venne assegnato a Milano, al Carcere di San Vittore. Qui Di Cataldo si dimostrò utile e dedito uomo di dialogo e moderazione, credente nel carcere come mezzo di rieducazione di un detenuto, e da agente semplice fece carriera negli anni, fino a raggiungere il grado di Maresciallo Maggiore e la posizione di Vice Comandante; per questo suo modo di lavorare non venne mai trasferito, come solitamente accadeva ai promossi di grado. Nonostante avesse ricevuto diverse minacce a partire dalla metà degli anni settanta, e nonostante le sue richieste, a Di Cataldo non fu mai assegnata una scorta.

La mattina presto del 20 aprile del 1978, poco più di un mese dopo il sequestro Moro, mentre come al solito usciva da solo dalla sua abitazione milanese in via Ponte Nuovo, nella zona periferica di Crescenzago, per recarsi al carcere, venne assassinato da due terroristi con due colpi di pistola alla testa, quattro nella schiena e uno al braccio sinistro; altri due terroristi attendevano in una macchina pronta per la fuga.

Di Cataldo era sposato con Maria Violante e aveva due figli adolescenti, Alberto e Paola.Francesco Di Cataldo riposa nel cimitero di Lambrate, a Milano.

Il 15 giugno 2004 il Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi conferisce a Di Cataldo la Medaglia d'Oro al Merito Civile alla memoria, in quanto fulgido esempio di elette virtù civiche e di altissimo senso del dovere.

FONTE: www.wikipedia.it

DI CATALDO FRANCESCO
Polizia Penitenziaria
Maresciallo Maggiore